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Milano e la Lombardia continuano a dominare la scena economica italiana, ospitando alcuni dei miliardari più ricchi del paese. Guidati dall'iconico stilista Giorgio Armani, con un patrimonio stimato di 11,3 miliardi di dollari, questi magnati rappresentano un'ampia varietà di settori, dalla moda alla farmaceutica, dalla tecnologia all'industria pesante.
Giorgio Armani non è solo un nome di spicco nel mondo della moda, ma è anche il miliardario più ricco di Milano, con un incremento del suo patrimonio rispetto all'anno precedente. Segue Massimiliana Landini Aleotti, che, insieme ai suoi figli, controlla il colosso farmaceutico Menarini, valutato a 7,6 miliardi di dollari. Non lontani ci sono Patrizio Bertelli e Miuccia Prada, la coppia dietro il successo mondiale di Prada, con un patrimonio combinato di 6,4 miliardi di dollari.
La famiglia Rocca, con Gianfelice e Paolo, eredi di Agostino Rocca, fondatore di Technit nel settore siderurgico, detengono insieme un patrimonio di 5,6 miliardi di euro. Giuseppe Crippa, fondatore di Technoprobe, e la famiglia Del Vecchio, con un patrimonio di 4,7 miliardi di dollari ciascuno, mostrano come l'innovazione e la tradizione possano coesistere proficuamente.
Includendo figure come Remo Ruffini di Moncler, e Susan Carol Holland di Amplifon, con patrimoni rispettivamente di 4 e 3,5 miliardi di dollari, la lista riflette l'abilità italiana di influenzare mercati globali attraverso marchi di lusso e alta tecnologia.
Le storiche famiglie milanesi come i Berlusconi, i Doris di Banca Mediolanum e i Caprotti di Esselunga, continuano a giocare un ruolo cruciale nell'economia italiana. La presenza di eredi come Marina e Piersilvio Berlusconi, con 2,1 miliardi ciascuno, dimostra l'importanza della trasmissione intergenerazionale della ricchezza e della responsabilità aziendale.
Questi miliardari non solo rappresentano la ricchezza economica, ma anche l'impegno nella filantropia, nel miglioramento sociale e nella promozione dell'arte e della cultura italiana nel mondo. Loro contribuiscono significativamente all'immagine dell'Italia come una culla di innovazione, stile e imprenditorialità di successo.